Si' a una riduzione delle tasse ma coi limiti e nei tempi possibili. A dirlo il premier, Mario Monti. "Non c'e' dubbio che bisogna diminuire pressione fiscale", ha spiegato, sottolineando che pero' bisogna tenere conto "dei limiti e della dinamica temporale in cui sara' possibile". Sulla scuola:
"Il governo e' pronto ad ascoltare le istanze del mondo della scuola.
Sono pronto, assieme al ministro Profumo, ad ascoltare le istanze che
vengono dal mondo della scuola, a patto che siano costruttive,
disinteressate e senza corporativismi", ha spiegato durante il suo
intervento a ItaliaCamp a Verona. "Tutti devono partecipare a sforzo e
mettersi in questione".
Sulla riforma dell'istruzione, non esiste una dicotomia fra
governo e insegnati e studenti, perche' tutti vogliono una scuola
migliore; per questo le polemiche dei giorni scorsi "sono
frutto di interessi di breve periodo. Non c'e' un noi governo e un voi
insegnanti e studenti: abbiamo tutti lo stesso obiettivo, una scuola
piu' efficace e moderna per rispondere al futuro", ha sottolineato. Si
tratta di un progetto, ha aggiunto, dove "il ruolo insegnanti e'
fondamentale, perche' sono un agente primario".
L'auspicio e' che il 2013 sia "l'anno degli investimenti sul
capitale umano", con uno sforzo di tutti per affrontare temi come la
disoccupazione giovanile. "Il mio desiderio e' che il 2013 sia
l'anno degli investimenti in capitale umano, con le imprese che fanno
uno sforzo particolare per immettere il maggior numero di giovani
possibile nel circuito lavorativo, sfruttando riforma mercato lavoro",
ha detto. Per questo, ha sottolineato, serve che "concorrano tutte forze
del paese e soprattutto le imprese", anche perche' "se lo stato da solo
non puo' risolvere ogni problema, cio' non vuol dire che possano gli
italiani, e soprattutto i giovani, cominciando dalla disoccupazione
giovanile".
Tema Ue, si' a cessioni di sovranita' misurate, purche' siano condivise e simmetriche.
"Sono favorevole a misurate cessioni simmetriche e condivise e
volontarie di sovranita'", ha spiegato. "Trovo invece che sarebbe
psicologicamente e politicamente molto pesante perdere asimmetricamente e
non scientemente e non volontariamente pezzetti di sovranita' perche'
non si e' stati capaci con le nostre forze di stare al passo con altri
Paesi d'Europa", ha continuato Monti. "L'Italia e' a favore di una
condivisione di molti aspetti di sovranita', perche' certe sovranita'
che si possono difendere con la bandiera e il cuore sono gia' perse a
favore del mercato", ha concluso il premier.
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