Sopaf
la società controllata con oltre il 30% del capitale dalla famiglia
Magnoni getta la spugna. In serata arriverà una comunicazione dopo che
il titolo è sospeso in borsa da questa mattina.
Secondo quanto appreso
da Il Sole 24 Ore la decisione presa dalla società e che sarà comunicata
più tardi sarà quella della messa in liquidazione. E così i Magnoni
hanno deciso senza aspettare la scadenza del 23 novembre concessa dal
Tribunale di Milano per la procedura di concordato preventivo. C'erano
due possibilità per la famiglia Magnoni: quella della continuità
aziendale e quella della liquidazione volontaria. I Magnoni hanno scelto
la seconda.
Del resto la situazione era talmente critica per la società crollata sotto il peso del crac della partecipata Banca Network.
La stessa UniCredit, capofila dei creditori bancari, si era rassegnata
chiedendo il fallimento nelle settimane scorse. Sopaf è stretta sotto il
peso di oltre 100 milioni di debiti di cui 30 già scaduti con le banche
e non ha più patrimonio netto. O si dava corso a un aumento di capitale
o la società era destinata a chiudere.
Quell'aumento di capitale era stato chiesto dalle banche per poter
ristruttuare il debito, ma i Magnoni non si sono resi disponibili a
metter mano al portafoglio. E senza nuove risorse fresche, il destino
era di fatto segnato. Cosa che è stata decisa dalla stessa famiglia che
ha posto fine all'avventura in borsa e non solo della finanziaria.
F o n t e : Ilsole24ore.com