La tassa sulle transazioni finanziarie è stata approvata da undici dei ventisette paesi d’Europa, la Tobin Tax
fa molto discutere di sé, ma non è ancora chiaro chi, effettivamente,
pagherà questa tassa. Tra un generale consenso che sembra diffuso, ci
sono dei dettagli che sfuggono, ma che potrebbero rendere la Tobin tax
uno strumento inutile e, anzi, forse dannoso. Ecco, allora, perché la
Tobin tax fa così discutere.
La tassa di Tobin
Iniziamo con l’inquadrare la situazione: in Italia, la Tobin Tax rientra nel pacchetto di riforme passato come "Legge di stabilità" (guai a chiamarla "austerity")
e concernente una serie di tagli per la creazione di nuovi utili da
destinare all’incentivo per la ripresa economica. (Consigliamo la
lettura dell’approfondimento sulla Legge di Stabilità su Forexinfo)
La Tobin Tax è una tassa sulle transazioni finanziarie
che, secondo la proposta Europea dovrebbe tassare, con un’aliquota
dello 0.1% e o.01% rispettivamente le transazioni di obbligazioni/azioni
e quelle di contratti derivati.
Chi pagherà: il settore finanziario o i risparmiatori?
Questa tassa addita la speculazione finanziaria come una delle cause che hanno condotto alla crisi finanziaria e, siccome il settore bancario ha beneficiato dei contributi pubblici, è bene che ora restituisca un po’ di ciò che ha avuto.
Per frenare questa "rovinosa speculazione" allora è giusto applicare una tassa, ma il punto è che la Tobin Tax, per come è stata sin ora discussa, non sarebbe applicata soltanto alle operazioni che le banche
svolgono per "conto proprio" e neanche sui singoli movimenti (quindi
neanche su quelli dei grandi speculatori che in poche ore fanno muovere
elevatissimi volumi), ma la tassa andrebbe applicata sul saldo finale di
giornata. Andando a colpire, in questo modo, anche i fondi bancari, e dunque i risparmiatori.
Chi pagherà? Non la Svezia
Nel 1984, la Svezia decise di introdurre da sé la Tobin tax, per frenare la speculazione valutaria, nel giro di otto anni, cioè nel 1992 la tassa fu cancellata a seguito di un calo negli incassi del settore finanziario pari al 75%.
Se la tassa fosse stata applicata su tutti e 27 i paesi membri dell’Unione, si sarebbero creati utili per un totale di 57 miliardi di Euro. I paesi aderenti sono 11.
Cioè non tutti i 17 dell’Eurozona applicano la Tobin tax, quindi ci
sono paesi che utilizzano l’Euro e non applicano la tassa. Londra, che in fatto di finanza non ha bisogno di presentazioni, non applicherà la tassa.
Lo stesso James Tobin,
ideatore di una tassa sulle transazioni finanziarie, aveva sottolineato
come l’utilità di quella che è poi diventata la Tobin Tax si sarebbe
rivelata soltanto se un’aliquota fosse stata applicata a livello globale.
A questo punto è lecito avere almeno due dubbi:
Chi continuerà a fare transazioni dove dovrebbe pagare una tassa, quando può farlo altrove?
Non c’è il rischio che la Tobin tax finisca col penalizzare ulteriormente contribuenti e piccoli investitori?
Non c’è il rischio che la Tobin tax finisca col penalizzare ulteriormente contribuenti e piccoli investitori?
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