giovedì 22 novembre 2012

FARE IL CUOCO

Il Cuoco sarà la figura più richiesta entro il 2018
Da un po’ ripetiamo come il settore della ristorazione abbia buone potenzialità di sviluppo. Questa volta, la notizia giunge addirittura da oltreoceano, dall’US Bureau of Labor Statistics e conferma una tendenza avvertita anche nel Vecchio Continente, Italia compresa.

E oltre a crescere la ricerca di chef, cresce il grado d’istruzione richiesto per poter varcare la soglia della cucina: è previsto che, entro il 2018, chi indossa il grembiule sarà in possesso almeno di un diploma di scuola superiore, mentre i cuochi con un master o un diploma di laurea rappresenteranno il 15% del totale.

Luciano Toia, direttore didattico di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Colorno (Pr) afferma: “È una professione che ha il pregio di essere necessaria anche perché la macchina non potrà mai sostituire la mano dell’uomo”.

Nella ristorazione in Italia oggi operano circa 160mila imprese, la gran parte rappresentate da esercizi a conduzione individuale, assieme però ad anche grandi realtà nell’alta cucina e nella ristorazione collettiva.

Secondo Toia, per diventare uno chef “servono umiltà, capacità di confrontarsi con gli altri e predisposizione allo studio”. Non solo abilità ai fornelli, ma anche capacità manageriali e di gestione delle risorse umane: “Oggi il capocuoco è una figura di riferimento che oltre alla tecnica deve essere in grado di gestire un team di persone.”

Alma, allora, ha voluto creare uno strumento di contatto tra studenti e mondo del lavoro con il portale ALMAlink, una piattaforma di networking a cui le imprese possono gratuitamente attingere e  scegliere tra i seicento candidati già on line. Il 90% dei diplomati del Corso Superiore di Cucina Italiana trova in pochi mesi un lavoro stabile e circa un terzo degli studenti della scuola si vede formulare un’offerta di lavora prima ancora della conclusione del percorso di studi. Inoltre, un diplomato su cinque lavora all’estero, dove la Scuola ha creato un network con 15 grandi centri di formazione tra Usa, Australia, Brasile, Giappone, Canada, Malesia, Turchia e Sudafrica.

F o n t e : libero.it