venerdì 16 novembre 2012

SAMSUNG VS APPLE

Samsung contro Apple, lotta infintta Fra brevetti, chip e schermi flessibili

J.K. Shin, il numero uno della divisione mobile di Samsung, sembra avere le idee molto chiare – esprimendole attraverso alcune agenzie di stampa coreane - su come si evolverà la diatriba legale con Apple. Nessun negoziato, nessun accordo estragiudiziale di cross licensing per i brevetti come quello che ha sancito la pace fra la casa di Cupertino e Htc. Il gigante asiatico, in altre parole, è fermamente intenzionato a proseguire la battaglia con la grande rivale dentro le aule dei tribunali e le prove concrete di tale atteggiamento dovrebbero manifestarsi già all'inizio del mese prossimo, in coincidenza dell'incontro annuale fra i 200 top manager della compagnia per la definizione delle strategie operative. 

Il primo obiettivo di Samsung, stando a quanto scrivono i media vicini alla società, è quello di "vendicare" la sconfitta patita nella causa dibattuta a San Jose lo scorso agosto; la sentenza, lo ricordiamo, premiò Apple con un miliardo di dollari di risarcimento e il bando di alcuni prodotti del concorrente sul mercato americano. In attesa delle mosse di Samsung, la casa californiana (la notizia è stata battuta sempre dall'agenzia Yonhap News e certificata dal database dello US Patent and Trademark Office) ha fatto una nuova incetta di brevetti (oltre mille) bussando con successo alla porta del Rockstar Consortium, l'organismo - di cui la stessa Apple fa parte al fianco di Emc, Ericsson, Microsoft, Research In Motion e Sony - che l'anno passato rilevò da Nortel Networks per 4,5 miliardi di dollari (la Mela ne mise sul piatto oltre la metà) circa 6mila brevetti legati a tecnologie wireless, 4G e e di rete ottica.

I prezzi dei processori per iPhone e iPad aumentati del 20 per cento?

Altra questione aperta fra le due aziende dominatrici in campo mobile è quella relativa alla fornitura dei chip per iPhone e iPad. Le ultime indiscrezioni in materia, riportate prima dal magazine The Hankyorek e poi riprese da The Street, parlano di un aumento del 20 per cento operato da Samsung sui listini dei processori forniti alla casa della Mela. Aumento che sarebbe stato definito a inizio anno e non successivamente (come emerso da altri rumors precedenti) all'esito delle vicende legali degli ultimi mesi. In ogni caso, come hanno fatto notare gli analisti di Piper Jaffray, se i costi dei chip per Apple fossero realemente lievitati del 20 percento l'incidenza sui margini dei dispositivi per la società californiana sarebbe compresa fra l'1 e il 2 percento. E forse anche per questo motivo è ormai certo che gli ingegneri della Mela siano al lavoro per sviluppare internamente i componenti di nuova generazione che equipaggeranno non solo le nuove famiglie di smartphone e tablet ma anche quelle dei computer Mac. 

Plastica al posto del vetro nei display per i cellulari

Sul fronte dei prodotti, invece, un'interressante imbeccata è arrivata qualche giorno fa dal Wall Street Journal, secondo cui Samsung sarebbe ormai pronta a dare il via alla produzione di massa di schermi flessibili costruiti in plastica (e non in vetro) per rendere i telefonini più leggeri, indistruttibili e pieghevoli. 

Stando al quotidiano newyorkese, i primi prodotti si dovrebbero vedere sul mercato entro i primi sei mesi del 2013. Se così fosse il produttore coreano sarebbe il primo (anche Sony e Lg stano lavorando su questo fronte) a dare seguito concreto ai prototipi di schermi a tecnologia Oled ripiegabili mostrati a più riprese negli ultimi mesi. Una mossa per mettere in fuorigioco Apple? Può anche darsi, visto che la società californiana ha depositato all'inizio di quest'anno una richiesta di brevetto inerente dispositivi elettronici dotati di display flessibili di cui non sono noti dettagli.

Per la famigerata nuova Apple Tv, invece, i tempi di rilascio sul mercato sarebbero imminenti – dopo i positivi test condotti da almeno un operarore nordamericano per verificare la capacità di banda necessaria a supportare il dispositivo di Cupertino - e ad affermarlo è la società di consulenza Jefferies & Co. Quando il Ceo Tim Cook, in occasione del lancio dell'iPad mini, chiuse il suo intervento parlando di "un anno molto prolifico in fatto di innovazione per Apple" stava forse pensando anche alla nuova Tv?

F o n t e : ilsole24ore.it