Cosa accade per un guidatore che non paga il bollo ?
E' possibile non pagare il bollo? Quali conseguenza ci sono se non si paga la tassa sull'auto ?
E’ bene sottolineare che il bollo dell’auto va sempre pagato entro i termini previsti per non incorrere in multe e sanzioni.
Ma che accade se il proprietario non paga?
Poniamo il caso estremo in cui il bollo non venga pagato per tre anni consecutivi.
L’ACI a quel punto può avviare un accertamento e se il proprietario non può dimostrare di avere regolarmente effettuato i pagamenti entro trenta giorni il veicolo viene cancellato d’ufficio dal PRA.
La Direzione Generale della Motorizzazione Civile provvede a ritirare
la targa e la carta di circolazione tramite le forze dell’ordine e
quindi per tornare a circolare bisogna iscrivere nuovamente il veicolo
al PRA, pagare tutti gli anni di bollo arretrati e risolvere le
questioni burocratiche.
Il pagamento del bollo auto segue regole
diverse, a seconda che si tratti di primo pagamento o di rinnovo. In
caso di rinnovo, il pagamento va effettuato entro l’ultimo giorno del
mese successivo a quello di scadenza del bollo precedente. Ad esempio,
il bollo scaduto a maggio va rinnovato entro giugno. Se l’ultimo giorno
utile per il pagamento cade di sabato o è festivo, è possibile, senza
incorrere in sanzioni, pagare il primo giorno lavorativo successivo. La
ricevuta del pagamento deve essere conservata per almeno cinque anni
anche se non c’è l’obbligo di esporla o tenerne una copia in auto.
Se il pagamento viene effettuato in
ritardo, oltre all’importo base della tassa vengono addebitati anche
interessi e multe calcolati in base ai giorni di ritardo.
Le multe per il ritardo del pagamento variano da Regione a Regione, ma in generale:
- fino a 30 giorni la multa è pari minimo al 2,5% della tassa iniziale, più una quota di interessi dell’1% all’anno calcolata sui giorni di ritardo;
- se il ritardo è superiore ai 30 giorni ma inferiore ad un anno, la multa passa ad almeno il 3% più la solita quota di interessi;
- se il ritardo è maggiore di un anno la multa passa minimo al 10% della tassa originaria, ma nella maggior parte delle Regioni la quota di multa è addirittura del 30%, più un interesse dell’1% per ogni sei mesi di ritardo
Una nota per voi lettori: nonostante sia conosciuto come “bollo di circolazione”, il bollo non è una tassa sulla circolazione dei veicoli, ma una tassa sulla proprietà: per questo motivo il proprietario è tenuto a pagarla anche se non utilizza il mezzo.
Si tratta di una tassa che ha un importo
variabile in funzione della potenza del veicolo espressa in KW (che si
può trovare sul libretto di circolazione al punto P2) e della classe
ambientale del veicolo (per cui, ad esempio, a parità di kW un’auto
Euro3 pagherà di più di una Euro5): per calcolare correttamente la somma
da pagare, bisogna moltiplicare il numero di kiloWatt (senza i
decimali) per la tariffa specifica della Regione di residenza.
Quanto mi costerà il bollo di circolazione?
Per individuare l’importo corretto da pagare è possibile utilizzare il servizio online gratuito messo a disposizione dall’ACI oppure dall’Agenzia delle Entrate.
Quando si può non pagare il bollo di circolazione.
Gli unici casi in cui non si deve pagare il bollo sono quelli di vendita, furto o demolizione del veicolo,
perché in questi casi, se per esempio la trascrizione al PRA del
passaggio di proprietà viene fatto entro la data di scadenza del
pagamento, non è necessaria alcuna altra comunicazione e semplicemente
si smette di pagare la tassa per quel veicolo.
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