L'economia virtuale nell'arte di Nicola Evangelisti
Installazioni, ologrammi e sculture di luce che descrivono il mondo effimero dell'economia virtuale e della precarietà in tempi di crisi. Le opere contemporanee di Nicola Evangelisti nascono dal mix di tecnologia e riflessione filosofica. Attraverso studi sulla psicologia della forma e della percezione delle immagini (teoria della Gestalt) l'artista ha realizzato, per la sua prima personale presso la Galleria OltreDimore di Bologna, video-installazioni interattive il cui completamento percettivo è di natura mentale. Un esperimento rivoluzionario nel panorama post-moderno.
Nicola Evangelisti, attraverso studi sulla psicologia della forma e della percezione delle immagini (teoria della Gestalt), ha realizzato, per la sua prima personale presso la Galleria OltreDimore di Bologna, installazioni e video-installazioni interattive il cui completamento percettivo è di natura mentale. L'assenza di una realtà oggettiva ed incontrovertibile era già stata avvallata scientificamente dalla teoria della relatività di Einstein, poi filosoficamente dalla fenomenologia di Husserl fino ad arrivare alle più recenti e sconvolgenti rivelazioni della fisica quantistica. Reale e virtuale sono due forme di realtà il cui confine è molto labile se non assente. Sia in architettura che a livello massmediologico l'era digitale in cui viviamo presuppone lo sconfinamento e la sovrapposizione tra entità apparentemente opposte come reale e virtuale, materiale e immateriale.
Rapportandoci alla realtà contemporanea possiamo trovare un’analogia nella situazione d’ambito sociale ed economico: la crisi internazionale è profondamente connotata dalla virtualità della speculazione finanziaria che ha influito sulla realtà oggettiva d’ogni singolo individuo. In pochi anni, i cosiddetti prodotti finanziari "derivati" hanno raggiunto quotazioni astronomiche generando una bolla speculativa senza precedenti. All'origine, i loro inventori sostenevano di voler prevenire i rischi, ma le crescenti incertezze politiche, la seduzione degli utili e il lassismo generalizzato hanno fatto sì che la ricerca di stabilità si trasformasse in fattore di destabilizzazione, l'economia reale è finita in balìa dell'economia virtuale, generando un effetto domino di proporzioni esponenziali che ha messo in crisi l’intero sistema economico occidentale.Nicola Evangelisti intende calarsi nella dinamica percettiva di una materialità inconsistente, cangiante fatta di suoni e immagini, la cui presenza può essere solo un’illusione.
Nicola Evangelisti (Bologna, 1972), ha realizzato diversi cicli di sculture luminose fino a grandi installazioni a scala urbana, come Light Blade nel porticato di Villa Reale a Milano, parte della collezione della GAM. Il suo lavoro è stato oggetto di numerose pubblicazioni tra cui il catalogo LIGHT ART – Targetti Light Art Collection edito da Skira. Ha partecipato a rassegne in musei e gallerie internazionali tra cui Chelsea Art Museum (New York), Centre for Contemporary Art “Ujazdowski Castle” (Varsavia), MAK (Vienna), MUAR (Mosca), ISELP Institut Supérieur pour l’Etude du Langage Plastique (Bruxelles), Museo Archeologico (Francoforte), Museo e biblioteca internazionale della Musica (Bologna), GAM (Milano), MACRO (Roma), Galerie Artiscope (Bruxelles), PaciArte contemporary (Brescia). Ha partecipato a progetti speciali della Biennale di Bruxelles, Biennale di Venezia, Manifesta9.
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