Dopo una lunga maratona fra i 17 Paesi dell'Euro, ieri notte è stato
raggiunto un sofferto e complesso accordo col Fondo monetario
internazionale per salvare Grecia. Il cui debito pubblico dovrà scendere
entro il 2020 al 124% rispetto al 190% attuale grazie a un mix fra
tagli al debito ed erogazione di ulteriori prestiti per 43,7 miliardi da
dicembre a marzo 2013. Attenzione che il via libera all’esborso avverrà
il 13 dicembre, quando i parlamenti nazionali dovranno approvare le
manovre. Che cosa deciderà il Bundestag, vista la guerra della Germania e
dei Paesi del Nord Europa a qualunque tipo di taglio del debito? Nel
frattempo, Tokyo ha festeggiato con un rialzo dello 0,37%.
Ieri l’Eurogruppo ha riconosciuto che il governo greco sta portando avanti le riforme per il risanamento dei conti come richiesto dai partner. Per tale ragione, entro dicembre verranno versati i primi 34,4 miliardi e nel primo trimestre 2013, in altre tre tranche, ulteriori 9,3 miliardi, per un totale di 43,7 miliardi. Il via libera formale all'esborso è però rinviato al 13 dicembre prossimo, quando la decisione sarà stata approvata dai parlamenti nazionali che lo prevedono (a partire dal Bundestag).
Il mix di misure che ha dato il via libera all'intesa tra eurogruppo ed Fmi prevede ''sforzi da parte di tutti'', ovvero Stati, Grecia e Fmi, ha detto il presidente dell'eurogruppo Jean Claude Juncker al termine della riunione durata oltre 12 ore. E’ previsto il taglio di 100 punti base degli interessi sui prestiti bilaterali, una riduzione di 10 punti base del costo delle garanzie che la Grecia paga al fondo salva-stati Efsf, una moratoria di 10 anni sui tassi dei prestiti concessi dal fondo salva-Stati Efsf, un'estensione di 15 anni delle scadenze dei prestiti e uno slittamento di 10 anni dei pagamenti degli interessi. Inoltre, gli Stati rinunciano ai loro profitti sui bond greci e li verseranno direttamente ad Atene in un conto bloccato.
Soddisfatto il presidente del Consiglio greco Antonis Samara: ''Tutto è andato bene. Tutti i greci insieme hanno lottato per questa decisione, e domani comincia un nuovo giorno'', ha detto ai media del Paese commentando l'accordo. Samaras ha aggiunto di aver comunicato la buona notizia ai dirigenti degli altri due partiti della coalizione governativa da lui guidata, il leader socialista Evangelos Vénizeos e quello della Sinistra democratica Fotis Kouvelis.
E anche il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha applaudito alle iniziative accordate dall'Eurogruppo alla Grecia, che puntano ad appoggiare il programma di riforme economiche del Paese e contribuiscono in modo sostanziale alla sostenibilità del debito greco. Lo ha detto il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, in una nota, sottolineando che le misure accordate aiuteranno a portare il rapporto debito-Pil della Grecia su una traiettoria sostenibile e a facilitarne il graduale ritorno sul mercato.
Ieri l’Eurogruppo ha riconosciuto che il governo greco sta portando avanti le riforme per il risanamento dei conti come richiesto dai partner. Per tale ragione, entro dicembre verranno versati i primi 34,4 miliardi e nel primo trimestre 2013, in altre tre tranche, ulteriori 9,3 miliardi, per un totale di 43,7 miliardi. Il via libera formale all'esborso è però rinviato al 13 dicembre prossimo, quando la decisione sarà stata approvata dai parlamenti nazionali che lo prevedono (a partire dal Bundestag).
Il mix di misure che ha dato il via libera all'intesa tra eurogruppo ed Fmi prevede ''sforzi da parte di tutti'', ovvero Stati, Grecia e Fmi, ha detto il presidente dell'eurogruppo Jean Claude Juncker al termine della riunione durata oltre 12 ore. E’ previsto il taglio di 100 punti base degli interessi sui prestiti bilaterali, una riduzione di 10 punti base del costo delle garanzie che la Grecia paga al fondo salva-stati Efsf, una moratoria di 10 anni sui tassi dei prestiti concessi dal fondo salva-Stati Efsf, un'estensione di 15 anni delle scadenze dei prestiti e uno slittamento di 10 anni dei pagamenti degli interessi. Inoltre, gli Stati rinunciano ai loro profitti sui bond greci e li verseranno direttamente ad Atene in un conto bloccato.
Soddisfatto il presidente del Consiglio greco Antonis Samara: ''Tutto è andato bene. Tutti i greci insieme hanno lottato per questa decisione, e domani comincia un nuovo giorno'', ha detto ai media del Paese commentando l'accordo. Samaras ha aggiunto di aver comunicato la buona notizia ai dirigenti degli altri due partiti della coalizione governativa da lui guidata, il leader socialista Evangelos Vénizeos e quello della Sinistra democratica Fotis Kouvelis.
E anche il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha applaudito alle iniziative accordate dall'Eurogruppo alla Grecia, che puntano ad appoggiare il programma di riforme economiche del Paese e contribuiscono in modo sostanziale alla sostenibilità del debito greco. Lo ha detto il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, in una nota, sottolineando che le misure accordate aiuteranno a portare il rapporto debito-Pil della Grecia su una traiettoria sostenibile e a facilitarne il graduale ritorno sul mercato.
F o n t e : yahoo.com