F o n t e : yahoo.com - Una lamentela che trova tutti concordi riguarda il
divario tra il tenore di vita dei politici e quello dei comuni
cittadini: troppo alto quello dei primi rispetto agli stipendi medi
percepiti dai secondi. Non è così per l'Uruguay, che vanta un presidente così virtuoso e onesto da essere classificato come il più povero del mondo. Nessuna costrizione o contingenza, anzi, si tratta di una libera scelta. Lo stile di vita di José Mujica si
differenzia dalla maggior parte degli altri leader mondiali: vive in
una fattoria sgangherata a pochi chilometri dalla capitale Montevideo,
coltiva personalmente i terreni e devolve il 90% del suo stipendio (pari a 12 mila dollari) ai poveri del paese e ai piccoli imprenditori. Una scelta di vita apparentemente estrema, ma che lui ha sempre condotto anche prima dell'elezione: "Potrei
sembrare un vecchio eccentrico...Ma questa è una libera scelta. Ho
vissuto in questo modo per la maggior parte della mia vita".
Il suo stipendio - decurtato del 90% - risulta essere quindi in linea con la media di un lavoratore uruguaiano, circa 775 dollari mensili, e tanto gli basta per condurre una vita decorosa insieme alla moglie. Come se il Presidente Mario Monti si auto assegnasse lo stipendio di un operaio, tanto per dire. La dichiarazione dei redditi di Mujica di quest'anno ha raggiunto quota 215 mila dollari solo perché ha acquisito il terreno e le macchine agricole della fattoria che prima appartenevano alla moglie, ma ciò nonostante risulta avere due terzi della ricchezza del vice presidente e un terzo rispetto a quella del suo predecessore Tabare Vasquez. Eletto nel 2009, Mujica trascorso gli anni tra il 1960 e il 1970 arruolato in un gruppo armato di sinistra ispirato alla rivoluzione cubana. È stato ferito sei volte e ha trascorso 14 anni in carcere; ha passato la maggior parte della sua detenzione in condizioni estreme e in isolamento, fino a quando è stato liberato nel 1985 col ritorno alla democrazia in Uruguay. Sono proprio quegli anni di carcere che hanno contribuito a formare la sua attuale concezione di vita, ha affermato il presidente.
"Dicono che sia 'il presidente più povero', ma non mi sento
povero. I poveri sono coloro che lavorano solo per cercare di mantenere
uno stile di vita costoso, e vogliono sempre di più e di più", ha dichiarato Mujica, "È
una questione di libertà. Se non si dispone di molti beni allora non
c'è bisogno di lavorare tutta la vita come uno schiavo per mantenerli e
quindi si ha più tempo per se stessi". Una saggia visione
d'insieme che gli ha fatto guadagnare la stima dei cittadini, senza
tuttavia evitargli critiche sul modo di governare il paese:
l'opposizione afferma che la recente prosperità economica del paese non
ha portato ad un miglioramento dei servizi pubblici, della sanità e
dell'istruzione e, per la prima volta dopo l'elezione nel 2009, la
popolarità del presidente è scesa al di sotto del 50%. A dimostrazione
che l'onestà d'intenti da sola non basta.
"Sos politici trombati", uno sportello per sostegno psicologicoPisa,
(Tmnews) - Un sostegno psicologico ai politici che perdono la carica,
ovvero la poltrona.
A Pisa ha aperto lo sportello "Sos politici trombati", dedicato a chi
nelle amministrazioni comunali o regionali o anche in Parlamento è sulla
via della rottamazione. Protagonista dell'iniziativa, a metà tra il
serio e il faceto, è l'associazione di consumatori Baby Consumers. Il
presidente dell'associazione, Pino Staffa: "L'idea - spiega Staffa - è
nata sentendo le
lamentele dei politici preoccupati per la fine della legislatura
e della loro carriera. Lo abbiamo fatto in modo un po' provocatorio
perché naturalmente sono altre le categorie che
hanno bisogno di questo genere di aiuto". Sul web, nei forum, sono
fioccate le proteste sdegnate per una iniziativa di sostegno psicologico
e legale alla casta, per altro annunciata come gratuita. Ma Staffa
sottolinea che per i politici veri e propri il rischio depressione a
fine carriera è forte. Inoltre attorno ai nomi dei politici più o meno
noti, grava tutta una serie di altre persone ad essi legata nella buona e
nella cattiva sorte, dai portaborse ai segretari e i portavoce: anche
loro esposti a malanni emotivi e mentali. "Chi lo fa da dieci anni - ha
detto - si trova in difficoltà perché perde la visibilità, perchè
nessuno lo chiama più al telefono, perché si scordano degli auguri per
il compleanno".